Laureata in Fisica presso l’Università “La Sapienza” di Roma è stata ricercatore presso lo Space and Plasma Physics Group della University of Sussex dal 1980 al 1983. Dal 1984 è ricercatore presso il Reparto di Planetologia dell’Istituto di Astrofisica Spaziale prima del CNR e successivamente dell’INAF Dal 2007 è Primo Ricercatore presso lo stesso Istituto. La sua attività di ricerca nell’ambito delle scienze Planetarie riguarda le proprieta’ fisiche dei corpi minori del Sistema Solare, e la fisica degli impatti ad ipervelocita’ :craterizzazione, frammentazione ed evoluzione collisionale dei corpi minori del Sistema Solare.
Dal 1995 si occupa anche di progetti relativi alla esplorazione spaziale del Sistema Solare, con particolare attenzione allo studio della composizione superficiale di corpi planetari per mezzo dello studio di laboratorio delle proprieta’ spettrofotometriche di polveri e meteoriti nel visibile e nel vicino infrarosso. In questo ambito è Co-Investigator per gli spettrometri a bordo delle missioni Mars Express e Rosetta . Fa parte del gruppo di scienziati della missione Cassini-Huygens in quanto Team Member dello spettrometro VIMS . Dal 2005 coordina le attività scientifiche italiane per la missione Cassini-Huygens per conto della Agenzia Spaziale Italiana.
Marcello Coradini puo' essere considerato uno dei padri fondatori della Planetologia Italiana ed Europea, avendo contribuito sin dagli anni settanta alla diffusione di questa scienza, sia attraverso il suo lavoro di ricerca in Italia, sia tramite la sua opera presso l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea ove e' responsabile dei programmi d’esplorazione del Sistema Solare.
Nel campo della ricerca planetologica vanno ricordati I suoi lavori sull'azione di erosione eolica di Marte, che hanno permesso di ricalibrare le curve di craterizzazione a livello regionale, e sulla distribuzione in profondità del permafrost. Vanno poi ricordati i lavori sulla craterizzazione di Mercurio che hanno permesso di introdurre in planetologia il concetto di "entropia di craterizzazione", come gli studi di planetologia comparata grazie al calcolo delle curve ipsometriche di Marte e Venere ed al loro confronto con quella del nostro pianeta.
I risultati del lavoro sperimentale hanno incluso lo sviluppo di tecniche di accelerazione di proiettili per la simulazione dell’impatto di un asteroide su di una superficie planetaria a più di 10 Km/s, la produzione di campi magnetici e la loro implantazione nelle superfici impattate nell'ambito di impatti meteorici. E' stata la prima, ed unica volta, che in esperienze di laboratorio si sia riusciti a dimostrare l'esistenza di processi magnetici fino ad allora completamente sconosciuti. I risultati hanno permesso al Coradini di ottenere il NASA Special Award for Oustanding Scientific Achievements.
Il Coradini ha anche contribuito ad una migliore comprensione dei processi di formazione e fratturazione asteroidale tramite simulazioni di laboratorio. I risultati ottenuti hanno fatto sì che l'International Astronomical Union dedicasse al Coradini l'asteroide 4598 (insieme alla sorella Angioletta).
Nel corso dei suoi lunghi anni in ESA il Coradini ha contribuito alla costituzione di un programma di esplorazione del Sistema Solare secondo solo a quello della NASA. Più recentemente ha ricevuto l’incarico di gestire anche un nuovo programma d’esplorazione robotica di Marte. Recentemente si è trasferito negli USA presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, CA, in qualità di coordinatore dei programmi ESA/NASA.
Va menzionata infine la sua opera a sostegno della scienza planetologica sia nell'ambito della European Geophysical Union (EGU), ove egli ha fondato la sezione planetaria, sia grazie al suo operato come direttore editoriale della rivista scientifica internazionale Planetary and Space Science. In riconoscimento del suo lavoro l’EGU gli ha attribuito il Golden Badge Award. Coradini è Fellow della Royal Astronomical Society e Accademico dell’International Academy of Astronautics
Da molti anni tiene un corso, presso l’Università’ di Trento, di Satelliti e Missioni Spaziali ed è un Visiting Professor presso ISICT (Istituto Superiore di Scienze dell’Informazione e Comunicazione) di Genova.
E’ autore e/o co-atutore di più 130 pubblicazioni scientifiche, tecniche e di divulgazione e di 4 libri.
Laureato in Fisica presso l’Università la Sapienza di Roma, già ricercatore presso il Laboratorio di Planetologia dell’Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR e presso il Plasma and Physics Group della University of Sussex (UK), dal 1985 è scienziato all’Agenzia Spaziale Italiana, dove ha esercitato prima come manager nell’area del Product Assurance seguendo i programmi ITALSAT 1 & 2, TSS 1&2, MPLM 1, quindi Quality Assurance Manager per la campagna di lancio della missione IRIS-LAGEOS II. Dal 1993 è passato alla gestione dei programmi ed è stato quindi : Program Manager per la parte italiana della missione Cassini-Huygens, Project Manager degli strumenti italiani a bordo delle missioni Mars Express, Rosetta, Sharad per MRO. Per Rosetta è anche il chairman in carica dello Steering Committee Consorzio Europeo che ha realizzato il Lander.
E’ rappresentante italiano allo International Mars Exploration Working Group, Mars Exploration Program Assesment Group (NASA), Mars Program System Engineering Team (NASA).
PrincipaL Investigator dello pacco di strumenti ottici SIMBIO-SYS sulla missione ESA a Mercurio Bepicolombo. Titolare del corso di “Planetologia” presso la facoltà di Scienze MFN dell’università di Chieti-Pescara.
Fino al 2010 è stato il responsabile ASI per i programmi di Esplorazione del Sistema Solare. Oggi è il Chief Scientist dell’ASI e il delegato dell’Italia allo Science Program Comittee dell’ESA. Tra gli altri riconoscimenti, nel 2008 ha ricevuto il premio NASA Honor Award Medal nella categoria Exceptional Public Service Medal.
Laureato in Fisica, già ricercatore all'Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR e professore incaricato di Statistica per Geologi e Geofisici presso l'Università di Roma, "La Sapienza", nel 1978 fonda il Reparto di Planetologia dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, di cui è stato direttore. Professore associato di Fisica del Sistema Solare presso "La Sapienza", dal '93, è professore ordinario di Astronomia e Astrofisica all'Università Denis Diderot - Parigi 7.
Ha partecipato allo studio dei materiali lunari riportati a terra nel corso delle missioni Apollo (1969-74). E' stato Principal Investigator dei programmi di analisi dei dati delle missioni NASA Mariner 9, Viking 1 e 2 verso Marte e Mariner 10 verso Mercurio, Voyager 1 e 2 verso i Pianeti Giganti. E' Principal Investigator dell'esperimento Huygens Atmospheric Structure Instrument imbarcato sulla sonda Huygens della missione Cassini (ESA/NASA) E' Interdisciplinary Scientist per la scienza asteroidale della missione Rosetta (ESA) rivolta all'esplorazione dei due asteroidi Steins (sorvolato nel 2008) e Lutetia (sorvolato nel 2010) e della cometa Churymov Gerasimenko (lancio 2004, la missione in orbita attorno alla cometa si svolgerà nel periodo 2014-15). Si interessa a tutto ciò allo scopo di studiare e caratterizzare l'ambiente in cui si è formato il Sistema Solare dalla nebulosa primitiva.
Luciano Iess è docente di Impianti e Sistemi Aerospaziali presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell'Università di Roma La Sapienza.
Ha partecipato a numerose missioni spaziali, come le Tethered Satellite System 1 e 2, Ulysses, Cassini e SMART-1.
Ha contribuito per conto dell'Agenzia Spaziale Europea alla preparazione della missione BepiColombo a Mercurio, il cui lancio è previsto per il 2012. Utilizzando la sonda Cassini nel suo viaggio verso Saturno, ha recentemente condotto la più precisa conferma sperimentale della teoria della relatività generale mai effettuata.
Jonathan Lunine è attualmente professore di Scienze Fisiche - cattedra David C. Duncan - alla Cornell University; associato di INAF, dal 2009-2011 ha ricoperto la carica di Professore a contratto presso l'Università di Roma Tor Vergata. Laureato in fisica e astronomia, specializzato in planetologia presso il California Institute of Technology, si interessa alla formazione e evoluzione dei pianeti e al loro mantenimento in ambiente abitabile, attraverso modelli teorici e partecipazione alle missioni spaziali; svolge la sua ricerca con gli strumenti a bordo della Cassini-Huygens, ed è co-investigator della missione Juno, a destinazione di Giove. J.Lunine fa parte del team scientifico per il James Webb Space Telescope, concentrandosi sulla caratterizzazione di pianeti extrasolari; è socio della National Academy of Sciences degli Stati Uniti, ed ha partecipato o presieduto una serie di comitati di consulenza e pianificazione strategica per la NASA.
Da Gennaio 2008 è Senior Advisor del Presidente ed Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia per i rapporti con la comunità scientifica.
In azienda dal 1970, si è occupato fin dall’inizio di spazio, dando origine, nel 1980, al settore del telerilevamento satellitare con sensori radar nell’ambito di programmi nazionali (ASI), di collaborazione con la NASA, ed europei (ESA). Successivamente è stato Direttore Operativo della Divisione Telerilevamento (dal 1991), Direttore per il Coordinamento Studi e Tecnologie, Direttore della Proprietà Intellettuale (dal 2005, nella nuova dimensione internazionale dell’Azienda).
Ha ricoperto incarichi in autorevoli consessi nazionali ed internazionali e svolto attività di docenza presso varie università (Roma "Sapienza" e “Tor Vergata”, Padova, L’Aquila, etc.) e presso altre istituzioni professionali nazionali ed internazionali. E’ stato membro di Consigli di Amministrazione di società e consorzi e Direttore Generale (2001-2010) del consorzio di ricerca CoRiSTA nel settore del Telerilevamento.
É autore di circa 100 articoli e memorie a congressi internazionali e co-autore di "I Metodi dell’Affidabilità" (Franco Angeli, 1987), Women and Space (Universitalia, 2010), Space Security (L’Una, 2010), Tecniche e Metodologie di Project Management (Aracne, 2011).
Membro del Rotary Club dal 1994 (premio Paul Harris nel 2006); nel 2008, gli è stata conferita l’onoreficenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2010 nell’ambito del XXIX Convegno Universus dell’Osservatorio di Montecorvino Rovella (SA) ha ricevuto il riconoscimento “Universus 2010” per l’opera di divulgazione scientifica; nel 2011 dall’Università di Roma “Sapienza” ha avuto il riconoscimento “Master Satelliti 2011” per il suo contributo all’attività di alta formazione. 19.10.2011