Il Meridiano Cassini
Dopo la realizzazione della Meridiana del Santuario di N.S. della Visitazione, osservando quella linea puntare attraverso la porta verso il borgo natio dell’astronomo ligure Gio Domenico Cassini, ci venne l’idea di … seguirne la pista. Quella linea, lunga circa 20 metri, un milionesimo del meridiano di longitudine 7° e 40′ Est, che congiunge idealmente i due poli della Terra, meritava di crescere. Nel 2009 prese corpo l’idea di proporre la denominazione “Meridiano Cassini” per quel meridiano, inserendolo, come elemento caratterizzante, nel progetto transfrontaliero “Sole e Tempo”, che stavamo preparando per il Comune di Perinaldo. Il meridiano divenne poi realtà e fu segnato al suolo con “medaglioni Cassini”, cartelli, installazioni e loghi, dal mare alle Alpi, fino in Valle d’Aosta.
Meridiani e Longitudini
Un Meridiano può essere definito come una linea immaginaria che congiunge i due Poli della Terra, passando per tutte le località situate alla stessa longitudine.
I meridiani e la loro misura, la longitudine, sono ciò che non si vede del Tempo, o meglio, della sua organizzazione su scala planetaria.
Linee che percorrono il pianeta, da un polo all’altro e che, seppur invisibili, ne hanno segnato lo sviluppo sociale; linee a partire dalle quali il pianeta è stato “costruito”, mappato, organizzato; linee che nei secoli hanno informato l’impianto dello spazio-tempo peculiare che oggi è alla base di tutte le relazioni fra i popoli della Terra, nonché del vivere quotidiano di ognuno.
Linee utilizzate, prima, per misurare il pianeta e dopo, per dotarlo di un tempo misurabile e valido per tutti: dal greco Eratostene di Cirene (III sec a.C.), che per primo misurò il meridiano terrestre (e quindi la circonferenza della Terra), al sistema dei fusi orari, che ha suddiviso la Terra in spicchi di 15° di ampiezza, dove ogni spicchio, a turno, è rivolto al Sole, che segna così il mezzogiorno solare locale armonizzato con il Tempo Universale.
Linee invisibili e talvolta materializzate, in base ad esigenze di carattere scientifico, storico, culturale, commemorativo: dal Meridiano di Ferro, che prendeva il nome dall’isola di Ferro (El Hierro), la più occidentale delle Isole Canarie, fino al 1884 uno tra i meridiani primi più diffusi; al Meridiano di Greenwich, segnato a Greenwich ed in altre località; al tracciato della Meridienne Verte, realizzato con alberi, piante ed altro, che attraversa tutta la Francia, ripercorrendo il Meridiano di Francia, alla cui misura hanno lavorato G.D.Cassini e tutti i suoi discendenti, astronomi in Francia; al tracciato del Meridiano di Parigi, che attraversa la città; al Primo Meridiano d’Italia, segnato con una piastra commemorativa nello Stato del Vaticano.
Gio Domenico Cassini, nato a Perinaldo nel 1625, forse il più importante astronomo del ‘600 dopo Galileo, è stato anche un rinomato cartografo. In particolare, lavorò alla misurazione del Meridiano di Parigi ed alla elaborazione della Carta di Francia. La Meridiana del Santuario di N.S. della Visitazione a Perinaldo, la prima di queste dimensioni realizzata dalla fine dell’800 e tra le più precise, è lunga circa 20 metri ed è un milionesimo del Meridiano Cassini, che congiunge i due poli della Terra passando per tutte le località di longitudine 7°40’ Est.
Proseguendo dalla Meridiana della Visitazione verso Nord, il Meridiano Cassini accede al borgo antico di Perinaldo, sfiorando il monumento a Cassini, realizzato nel 1962 dall’artista Barbadirame di Dolceacqua. Due Archi Meridiani abbracciano, da Nord e da Sud, il centro storico e in ogni carruggio dei medaglioni segnalano il passaggio del meridiano.
Arco Meridiano Valicella
Arco Meridiano Ubago
Il Faro sul Meridiano Cassini
Dall’Arco Meridiano Ubago, la “linea cassiniana” scende giù nella valle per materializzarsi nel bel borgo di Apricale (nei pressi del cimitero), attraversa la Val Nervia e di nuovo è segnata a Pigna, per poi risalire fino alla cima del Monte Pietravecchia. Qui, a quasi 2.000 metri di altezza, abbiamo installato … un Faro sul Meridiano, qualcuno dice una stella, la cui luce è visibile al mezzodì, per circa 4 minuti, sul Meridiano Cassini.
Il faro sul meridiano è un ‘idea di Giancarlo Bonini. Per la sua installazione e regolazione sono state necessarie diverse “spedizioni”, alle quali hanno partecipato numerosi associati di Stellaria, nonchè amici e appassionati. Inoltre un importante contributo è stato dato dall’Ing. Gianni Ferrari, con consigli relativi ai calcoli per la struttura e la sua corretta installazione.
Le “spedizioni” sul Monte Pietravecchia (1900 m)
Continuando verso Nord, a Torino, il Meridiano Cassini riappare di fronte al Lingotto, a fianco dell’ingresso di Eataly e poi ancora più a Nord, a Saint Vincent, in Valle d’Aosta.
Nell’estate del 2010, il Meridiano viene “toccato” in Norvegia, durante la trasmissione di Radio1 “La via di Olaf” /http://laviadiolaf.blog.rai.it/meridiano-cassini/).
A Sud, oltre il foro gnomonico della Meridiana del Santuario di N.S. della Visitazione, il meridiano scollina per andare a materializzarsi nei carruggi di Vallebona. Lo troviamo infine a Bordighera sulla Via Romana e non lontano dal Chiosco della Musica, a pochi metri dal mare.