Sul perché non operiamo più all’osservatorio.
3 Aprile 2016 · 0 commenti · Associazione Stellaria
Come molti sanno, l’Associazione Stellaria dalla fine del 2015 non gestisce più l’osservatorio astronomico G.D.Cassini di Perinaldo. Sulle ragioni del nostro allontanamento, l’Amministrazione comunale, con qualche dichiarazione a suo tempo effettuata a mezzo stampa, ha cercato di fare apparire la sua “verità”. Non li abbiamo seguiti su quel terreno, ma su questo diremo in seguito, in modo esauriente e chiaro per tutti.
Ora, quel che ci preme è fare chiarezza su quanto sta avvenendo nel “Borgo delle stelle”, dove in questi ultimi tempi è un susseguirsi di attacchi, da parte dell’Amministrazione comunale, al nostro operato e alle nostre attività.
Abbiamo realizzato la Meridiana della Visitazione, all’interno del Santuario di N.S. della Visitazione, la più grande (e precisa) realizzata dalla fine dell’800, da 10 anni ne spieghiamo il funzionamento, la costruzione e le caratteristiche che la rendono unica nel suo genere, accogliendo visitatori e personalità scientifiche da ogni regione d’Italia, università e centri astronomici, e dall’estero (dalla Francia alla Spagna, dall’Università di Cambridge a Cap Canaveral …), effettuando interventi e presentando relazioni in Seminari e Convegni in Italia e all’estero ed ora l’Amministrazione comunale di Perinaldo, nella persona del Sindaco, vorrebbe scavalcare il nostro operato e far, lui, conoscere al mondo il “suo” gioiello, cercando di allontanarci dalla nostra opera e attività. Fin dal primo studio di fattibilità dell’opera e primi contatti con la Curia, abbiamo cercato in tutti i modi di coinvolgere fattivamente l’Amministrazione del Comune, Sindaco, allora, Patrizia Guglielmi. Dopodiché nessuno si è mai attivato, né per cercare i fondi necessari né in nessun altro modo. Solo qualche anno fa, dopo anni dalla realizzazione dell’opera, il Comune, dietro insistenza dell’attuale Parroco Padre Carlo Crignola, ha gentilmente concesso un contributo di 5.000 euro, su un totale di circa 80.000, occorsi per l’insieme dei lavori.
Abbiamo riempito Perinaldo di percorsi astronomici, liberamente fruibili da tutti, che parlano in modo originale di Stelle e Meccanica celeste, giardini astronomici, esposizioni, strumenti artistico-scientifici, ecc., da sempre li abbiamo illustrati e spiegati a scolaresche e pubblico di ogni genere, semplici visitatori, giornalisti scientifici, astronomi, e a volte anche dietro richiesta dello stesso Sindaco, il quale ora ci avverte che se continuiamo siamo … degli abusivi se non abbiamo la patente di guide turistiche! Sì, pare incredibile, ma è proprio così, per anni ci chiedono di spiegare percorsi ed installazioni durante eventi, sagre e altre occasioni e oggi rischiamo di essere considerati abusivi! Perché, ovviamente, decide il Sindaco quando scatta l’abusivismo, con buona pace dell’etica e della decenza e senza il minimo rossore in viso.
Quindi, non più solo di gestione dell’osservatorio si tratta, ma di ben di più. In sintesi, del tentativo di cancellare il nostro operato dalla memoria e la nostra attuale e autonoma attività di divulgazione astronomica dal territorio comunale di Perinaldo. Nel frattempo ai percorsi astronomici si vanno sovrapponendo percorsi esoterici, si scopre la Perinaldo massonica e esoterica, si parla di cabale e si cercano nelle cantine voci dei fantasmi delle streghe, presenze occulte e laboratori di … famosi alchimisti (link).
L’astronomia nel borgo, la divulgazione scientifica, la promozione di Perinaldo e dell’osservatorio devono essere addomesticati e devono lasciar fare il nuovo corso ed assecondarlo senza sollevare problemi. Il problema, per loro, è che Stellaria, non solo non ha mai voluto assecondare questo ‘nuovo corso’, che già si affacciava all’orizzonte da tempo, ma lo ha anche contrastato con determinazione.
Sarà una coincidenza se proprio in questi ultimi anni sono venuti meno fino ad azzerarsi i contributi ed il sostegno alle attività dell’Osservatorio? Alla fine siamo stati costretti a finanziare conferenze ed eventi con fondi della nostra Associazione. Sarà forse un caso se quando abbiamo proposto e organizzato un corso di astronomia in tutte le scuole della vallata, l’unico comune che non ha voluto partecipare è stato proprio … Perinaldo?
Per tutto questo ed altro ancora, anche se ci vorrebbero ridurre al silenzio e condannare all’oblio e all’assenza, non possiamo più tacere.
Allora iniziamo a dare qualche elemento di verità, la nostra.
Sull’articolo apparso su Sanremo news del 12 gennaio di quest’anno (link), da quanto aveva dichiarato il sindaco Francesco Guglielmi, emergeva che Stellaria non è altro che uno dei diversi “team” che en passant ha gestito la struttura, “… negli anni, l’Osservatorio Comunale è passato in mano a diverse gestioni, dalla Cooperativa Omnia di Dolceacqua passando per Stellaria fino a questo nuovo team” e che l’Amministrazione comunale “ha sempre investito ingenti risorse nell’Osservatorio, ottenendo anche due importanti finanziamenti Interreg …”.
Abbiamo lasciato correre, per non scendere ad un livello un po’ mortificante per tutti e per il “borgo delle stelle” soprattutto, scegliendo di mettere il nostro poco tempo ed energie nell’organizzazione della continuità della nostra attività di divulgazione scientifica. Ma ora, di fronte ai continui e reiterati attacchi alla nostra attività e presenza non possiamo più restare in silenzio.
Innanzitutto le persone che nel Dicembre 2011 sono confluite nell’Associazione Stellaria, a diverso titolo e in diversi modi, si sono occupati di tutte le attività dell’osservatorio e del suo sviluppo strutturale e di immagine, fin da quando l’osservatorio si è aperto regolarmente al pubblico, nel 1997.
Gli stessi progetti transfrontalieri “Astronomia senza Frontiere” e “Sole e Tempo”, che hanno permesso di ottenere due importanti finanziamenti Interreg-Alcotra, sono stati ideati, scritti e in buona parte seguiti nella loro realizzazione e nei rapporti col partner francese (gratuitamente) da alcuni Associati di Stellaria ed alcune importanti attività ed installazioni, inerenti tali progetti, sempre dagli stessi Associati realizzate e, per questo, retribuiti. Progetti generalmente finanziati all’ 80 % o 90 % dai fondi della Comunità Europea, la restante quota di autofinanziamento (20 %, ad esempio, per “Sole e Tempo”), a carico del Comune, spesso, impegnato con “lavoro in economia”. Questi progetti hanno portato ammodernamenti non solo all’osservatorio, ma anche a infrastrutture e edifici comunali, come l’ex municipio, ristrutturato per ospitare l’esposizione permanente “Sole e Tempo”, esposizione normalmente chiusa e che pochi visitatori, meravigliati della sua esistenza in un piccolo borgo dell’entroterra ligure, hanno avuto il piacere di conoscere. Mai, a parte forse qualche spicciolo o vassoio di pizzette, le casse comunali sono state veramente intaccate, mentre gli associati di Stellaria si sono sempre attivati per trovare altri finanziamenti, pubblici e privati. E in molti, Privati e Istituzioni, lo sanno. Nonostante la nostra presenza, da sempre, all’osservatorio, non ci risultano altre “ingenti risorse investite”, e neppure cercate. Mentre, molte volte le attività da noi svolte all’osservatorio e le sue ricadute in termini di immagine sono state utilizzate dagli Amministratori per ottenere altri finanziamenti, per altri utilizzi. E anche questo in molti lo sanno.
Unica vera eccezione, in quanto a “ingenti risorse investite”, forse, le “Cassiniane”, eventi che hanno avuto origine nel 1997, a seguito del lancio della Missione Cassini-Huygens, con l’Amministrazione dell’allora sindaco Renato Cane. Dal 1997 in poi, sempre a seguito di nostre proposte, progetti ed attività, più di una trentina di personalità illustri in campo astronomico nazionale ed internazionale, è stata accolta in Perinaldo, nel quadro di Congressi e Convegni internazionali, con esborsi da parte del Comune, più che modesti. Per anni ci siamo battuti affinché una voce “Osservatorio Comunale” fosse presente in maniera strutturale in Bilancio , anche con una dotazione modesta, ma che permettesse di prevedere ed organizzare attività ed eventi, al di fuori delle aperture pubbliche in calendario, con una certa continuità. Una voce in Bilancio per l’osservatorio, bene comunale, non per Stellaria. Niente, le ingenti risorse per ammodernare l’osservatorio, svilupparne le potenzialità, diffondere l’astronomia nel borgo e il nome di Perinaldo in Italia e all’estero, le hanno sempre trovate gli stessi associati di Stellaria, in un modo o nell’altro, dai finanziamenti Alcotra-Interreg alle donazioni di privati, poco o quasi niente dalle casse comunali.
Eppure, paradossalmente, sembra che non abbiamo promosso Perinaldo e il suo osservatorio. Quali le pesanti colpe individuate dagli Amministratori? Una sintesi illuminante ci viene dall’articolo del neo-eletto, nel giugno 2015, Assessore alla cultura Luca Ammirati (link). Innanzitutto … non aver aperto l’Osservatorio nella serata internazionale della Notte della Luna ed averla invece organizzata in Bordighera! A nulla è servita la lunga ed esauriente spiegazione fornita all’Amministrazione dal nostro presidente Nicolò Conte e poi pubblicata (link). L’Assessore Ammirati, forse distratto, così si è espresso: “A precisa domanda vertente sull’opportunità e sulle ragioni che hanno condotto l’Associazione a privilegiare tale risoluzione, nessuna risposta accettabile è stata fornita in merito dal Presidente di Stellaria Nicolò Conte”.
Eppure sarebbe stato sufficiente al nostro Assessore alla cultura soffermarsi un istante anche su un solo aspetto dell’articolata risposta fornita : la Luna quella sera a Perinaldo sarebbe stata molto poco visibile, in quanto troppo bassa sull’orizzonte. Attirare quella sera le persone a Perinaldo sarebbe stata una sorta di truffa. Ma sappiamo, e non solo noi, che per loro era soltanto un banale pretesto, così come lo era la confusa e assurda richiesta di apporre loghi del Comune di Perinaldo sugli eventi autonomamente promossi da Stellaria fuori da Perinaldo.
Richiesta mai fatta ufficialmente, ma solo in modo trasversale, attraverso i media o colloqui privati con singoli associati di Stellaria.
Lo stesso Assessore Ammirati continua poi così “l’Associazione Stellaria è stata presente a Ventimiglia al Forte dell’Annunziata in occasione dell’evento nazionale “Occhi su Saturno”. Si evidenzia come in tali serate l’Associazione agisca in nome proprio senza indicare né il nome dell’Osservatorio Comunale “G.D. Cassini” né il Comune di Perinaldo, come imposto dalla convenzione in essere”.
Forse l’Assessore, da poco in carica, non sapeva che nessuna convenzione ci ha mai imposto niente di simile, così come non ci ha mai imposto di mettere il logo di Perinaldo in situazioni ed eventi nei quali Perinaldo non partecipava in nessun modo e condotti da Stellaria autonomamente (Stellaria non era un “dipendente” del Comune). Questo, come quasi tutti sanno, non ci ha mai impedito di promuovere l’osservatorio e Perinaldo in quelle situazioni, senza che nessuna convenzione ce lo imponesse, ma semplicemente perché anche nostro interesse invogliare il pubblico a venire all’osservatorio. Non si capirebbe per quale ragione avremmo dovuto, secondo loro, preferire andare gratuitamente a fare serate sulla costa, disturbati anche dall’illuminazione urbana, anziché aprire l’osservatorio ed incassare almeno i proventi della bigliettazione. Per noi, questa era … promozione!
La promozione non si fa semplicemente aprendo l’osservatorio, ma andando a cercare nuovi visitatori potenziali là dove questi si trovano, e invitarli a venire a Perinaldo. Ci sembrava e ci sembra un’evidenza. E questo abbiamo fatto, con ottimi riscontri di presenze all’osservatorio nelle aperture successive a quegli eventi. Ma forse l’inesperienza e la freschezza della carica, ha impedito all’Assessore di capire anche che “Occhi su Saturno” (http://www.occhisusaturno.it/) era ed è un evento ideato e promosso da Stellaria (e più precisamente a seguito di una brillante e ben studiata idea del Presidente di Stellaria, Nicolò Conte), realizzato con mezzi propri e senza nessuna partecipazione o manifestazione di qualsivoglia interesse da parte del Comune di Perinaldo.
E questo anche se Perinaldo veniva abbondantemente promosso, e gratuitamente, da tale evento. E sarà per questa ragione che la locandina relativa all’evento è stata messa in bella mostra in uno stand del Comune di Perinaldo a Lugano, come “cosa” di Perinaldo. Vabbè, tutti possiamo sbagliare !
Ma lo ripetiamo, nessuna convenzione ci ha mai imposto limiti o obblighi rispetto alle date delle aperture dell’Osservatorio. Eventi o no, la scelta è sempre stata a cura esclusiva di Stellaria. Il buon operato non si misura sulla scelta di una data, di un’apertura o meno dell’osservatorio, ma sui risultati dell’insieme dell’attività svolta e la promozione di Perinaldo che ne deriva. E tali risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta chiedersi, a Perinaldo, chi, quando e come sono state fatte le cose che si vedono e si toccano? E nel resto d’Italia e all’estero, per cosa è conosciuto Perinaldo? Chi l’ha fatto conoscere in questo modo?
Ma la verità è che anche qui si trattava di pretesti, e neanche molto ben congegnati. E chi ci ha seguiti a Perinaldo e altrove, non ha dubbi. L’ingenuità di tali pretesti si spiega facilmente con il fatto che nessun punto della Convenzione col Comune è stato disatteso da Stellaria. Nessuno!
Quindi nient’altro è venuto in mente ai questi nostri Amministratori, tale da poter essere sostenuto ed avanzato in forma ufficiale e scritta, nessun’altra richiesta formale al Consiglio Direttivo di Stellaria. Solo chiacchiere nei carrugi e articoli sulla stampa cartacea e web.
Parole ad effetto buttate lì, solo per far rumore e farci sentire “persona non grata”. Forse sono queste le forme di promozione di Perinaldo e dell’osservatorio che cerca l’Amministrazione. Ma lo stesso Assessore Ammirati, qualche riga più sotto della sua dichiarazione, ci aiuta a capire forse dove sta l’arcano: “Si coglie inoltre l’occasione per porre alcune doverose precisazioni. Sono anni che gli associati di Stellaria vanno diffondendo, anche tramite comunicati stampa ai giornali e in sedi pubbliche non opportune, aspetti non in linea con la convenzione in essere di gestione dell’Osservatorio Comunale. A fronte della reiterazioni di tali incresciose condotte, urge per il Comune di Perinaldo fare chiarezza di modo da evitare ulteriori danni lesivi dell’immagine dell’istituzione e che ipotesi “fantasiose” vengano spacciate per realtà”.
“Aspetti non in linea”, “ipotesi fantasiose … spacciate per realtà”. Ovviamente non è dato capire a cosa ci si riferisce. Ma forse non si deve capire. Parole, rumore. Invece si capisce molto bene che il problema per costoro non era la gestione dell’Osservatorio e la promozione dello stesso, ma l’esistenza di voci fuori dal coro del silenzio assenso. E voci autorevoli, visto il successo e l’apprezzamento di Stellaria e delle sue attività, probabilmente opinioni e critiche insopportabili se espresse pubblicamente e soprattutto se contenenti del vero e se ascoltate e riprese anche da altre autorevoli persone.
E allora a questo punto possiamo avanzare un’ipotesi, cioè che la verità sia esattamente all’opposto di quei pretesti.
Forse ci sbagliamo, ma tutto ci porta a pensare che Stellaria e la sua credibilità e presenza autorevole, cresciuta grazie ai risultati conseguiti, stava promuovendo troppo Perinaldo, l’osservatorio e il ruolo trainante del vettore astronomia per il paese, fino a mettere in luce le incapacità degli Amministratori a coglierne i frutti e valorizzarne appieno le potenzialità e mettere in ombra gli stessi Amministratori, in quanto assenti su quel terreno, mancanti di iniziativa strategica e lungimiranza. E allora, per uscire dall’ombra, dovevano ridimensionare, o annullare, la presenza di Stellaria, riprendere in mano l’osservatorio, ora abbondantemente sviluppato in strutture e promosso in conoscenza internazionale e gestirlo come una vetrina per Perinaldo e per altri interessi e prendendosi così il merito e la paternità del borgo delle stelle. Ci siamo dovuti anche sentir rimproverare di portare in paese pullman carichi di visitatori “solo per l’osservatorio”, come se noi fossimo un ufficio comunale del turismo e mancassimo ai nostri compiti, tentando così di coprire la loro incapacità a lavorare per trasformare questi flussi di visitatori, presenti tutto l’anno, in valore aggiunto per altri ambiti socio-economici del paese.
Ma concludiamo, per ora.
Dopo un ventennio di attività in Perinaldo, i nostri associati hanno lasciato le strutture dell’Osservatorio e la sua dotazione in strumenti arricchite a dismisura. I percorsi astronomici nel paese, strumenti ed installazioni diffusi nel borgo, il Meridiano Cassini e il suo “faro” sulla cima del monte Pietravecchia (quale paese può vantare qualcosa di simile?), esposizioni e giardini astronomici, tutto lasciato nell’oblio e nell’abbandono, mai ripreso e valorizzato come avrebbe meritato, per non parlare della Meridiana della Visitazione, hanno fatto conoscere Perinaldo in Italia ed all’estero.
Allora diciamo, senza alcuna paura di peccare di presunzione, che, esclusa quella cupoletta di color bianco sporco che sporge dal tetto, tutto il resto, dentro e fuori dalla sede dell’osservatorio e dentro e fuori le mura del borgo, ma che al “borgo delle stelle” rimanda, è frutto dell’impegno, ideazione, progettazione, installazioni e attività degli Associati di Stellaria
Ci impegniamo a dare tutte le giuste spiegazioni ad ogni cosa fatta, visibile o meno che sia, di modo che sia chiaro a tutti, al di là del desiderio di alcuni Amministratori di rifare la storia a loro uso e consumo, da dove proviene l’aria di astronomia che si respira in quel borgo e come e grazie a chi questi è diventato veramente “il poggio delle stelle”, così coniato dalla penna e dalla poesia di Anna Cassini, nel suo libro “Gio:Domenico Cassini, uno scienziato del Seicento”.