Come mai l’Amministrazione di Perinaldo oggi è molto interessata al Santuario di N.S. della Visitazione?
1 Giugno 2016 · 0 commenti · Associazione Stellaria
Leggiamo con stupore quanto dichiara il Sindaco di Perinaldo Francesco Guglielmi, circa l’accesso al Santuario della Visitazione di Perinaldo e il suo desiderio di dare a tale luogo “più visibilità”. (qui )
Ci sentiamo chiamati in causa, in quanto da dieci anni, dopo aver realizzato un’importante Meridiana nel Santuario di N.S. della Visitazione, opera che, oggi, suscita tanto interesse nel Sindaco, ci siamo adoperati in tutti i modi proprio per accrescerne la “visibilità” e far conoscere e spiegare quello strumento in Italia ed all’estero, assicurando al contempo la manutenzione e la sorveglianza dello strumento ed anche costanti aperture del Santuario al pubblico, come mai era avvenuto prima. E questo non certo con l’aiuto del Comune, ma in collaborazione col Parroco e con l’aiuto di privati. Dobbiamo quindi, anche per rispetto di questi ultimi, fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, mai come oggi, e grazie alla nostra presenza ed attività, il Santuario è stato così conosciuto e visitato e, ovviamente, soltanto la Curia può decidere in quale modo gestire e garantire le possibilità di accesso, studio e divulgazione scientifica, all’importante strumento astronomico, oggi ovunque conosciuto, compatibilmente con la struttura ecclesiastica.
Visto che da 10 anni, in occasione di eventi e di aperture al pubblico previste o prenotate, accogliamo quanti interessati allo strumento, all’osservazione del transito del Sole sulla meridiana e al suo funzionamento, e stiamo conducendo studi e ricerche sullo strumento e le sue potenzialità, così come sull’origine del Santuario stesso, come mai il Sindaco, anziché approfittare semplicemente della nostra presenza, disponibilità, conoscenza ed esperienza, come sempre è stato, vuole, adesso, lui, le chiavi? Come mai in tutti questi anni non ha mai espresso tale desiderio di una maggiore apertura del Santuario al pubblico o un qualsivoglia interesse di collaborazione in tal senso?
Come mai solo oggi questo desiderio di dare “più visibilità” e di “garantire più aperture al pubblico”!!, visto che l’Amministrazione di Perinaldo non è in grado di garantire neppure la visibilità, la promozione e la fruizione di ciò che gli appartiene, e che proprio noi abbiamo realizzato, costruito, pezzo su pezzo, in 20 anni di attività in Perinaldo?
Come mai il Sindaco non si attiva, invece, per rendere fruibile, mantenere in uno stato più decoroso e dare “maggiore visibilità” alle strutture comunali attinenti all’astronomia e al Poggio delle Stelle, come l’esposizione permanente “Sole e Tempo” da noi progettata ed allestita nel 2009, con i fondi della comunità europea ottenuti a tal scopo, e grazie a noi, dal Comune, e da allora permanentemente chiusa e sconosciuta ai più? Come mai sono lasciate all’abbandono e alla desolazione di chi ci passa spazi come Il Giardino delle Stelle del Nord e il Giardino del Sole, dove si trovano installazioni originali uniche nel loro genere, alcune manomesse e non funzionanti, altre ridotte a un cumulo di macerie in bella vista, altre attaccate dalla ruggine, nonché cartelli da tempo illeggibili e coperti da muffe? Dove son finite le scolaresche che frequentavano l’osservatorio di Perinaldo, cercando luoghi, percorsi e attività didattiche per attingere elementi di scienza, storia e astronomia? Come mai l’unica visibilità che da tempo si riscontra è, ad esempio, quella del Sindaco che racconta all’osservatorio di … Colonne di Salomone e presunte o vere (poco importa) appartenenze degli astronomi di Perinaldo alla massoneria o che mentre percorre quella che era la via dell’astronomo G.D.Cassini con un sistema solare in scala, a lui dedicato in occasione del lancio della Missione Cassini-Huygens verso Saturno, egli “mostra” vita e opere degli astronomi di Perinaldo attraverso affreschi contemporanei, lasciati intendere o addirittura definiti riproduzioni di quadri del 1600, dove la mano dell’artista contemporaneo, probabilmente guidata, ha introdotto elementi e simboli esoterici, omini incappucciati, monaci templari e quant’altro, tutto rigorosamente estraneo agli originali e tutto invece messo in grande evidenza come “la cosa importante da notare”, presenze misteriche sulle quali interrogarsi? Come mai la scienza, la cultura, l’astronomia e gli eventi e le manifestazioni a questo collegate, che hanno fatto negli ultimi vent’anni la storia e la specificità di Perinaldo, il Poggio delle Stelle, stanno lasciando il posto a pseudoscienze, alchimie e leggende, che mano a mano vengono trasformate in storia e verità? Come mai, sempre più la luce delle stelle di quel poggio viene utilizzata per dare visibilità a percorsi esoterici? Come mai una trascrizione a mano del 1706 di un libro del XV secolo di Pico della Mirandola, trovata nel Castello Maraldi a Perinaldo, diventa niente meno che una delle tre cabale d’Europa in assoluto, oggetto raro e misterico alla cui ricerca ‘sicuramente’ tanti esoterici si sono affannosamente dedicati e, per questo ‘sicuramente’ si son recati a Perinaldo? E come mai l’ipotesi, la leggenda, dalle misteriose origini, della presenza del Conte Cagliostro a Perinaldo diventa certezza, oramai affermata in un affresco contemporaneo in Piazza Castello, con tanto di data e ubicazione di domicilio? Frutto di alchimie, di interpretazioni artistiche o di documenti storici?
Allora forse anche il Santuario della Visitazione e la sua Meridiana vorrebbero essere asserviti a queste affannose ricerche del mistero esoterico. O, più semplicemente, servire a una “maggiore visibilità” … dello stesso Sindaco, affinché egli possa essere fotografato e ripreso, e, così illuminato dal Sole, magari possa rivelare al volgo l’esistenza di qualche altro misterioso segreto! E soprattutto senza la nostra fastidiosa presenza.
Se il diritto di possesso delle chiavi, avanzato dal Sindaco (“habere clavium potestatem”?) nella sua dichiarazione, si fonda su un contributo di 5000 euro concesso per l’opera, quali altri diritti dovrebbe accampare, ad esempio, la Fondazione Carige, con il suo contributo di 50.000 euro? O la Regione Liguria o altri privati, i quali, tutti, han concesso ben più importanti contributi e finanziamenti?
Per quel che ci riguarda, aggiungiamo solo ancora che il Sindaco, nel mentre afferma pubblicamente che non vuole “impedire a nessuno di svolgere le proprie attività scientifico culturali”, privatamente ci invia una lettera dove ci dice che se continuiamo a svolgere tali attività nel borgo, peraltro svolte da 20 anni anche dietro richiesta delle stesse Amministrazioni di Perinaldo, possiamo essere considerati degli abusivi, se non in possesso di “patente di guida turistica”! Per il resto, invitiamo a leggere sul nostro sito l’articolo “Sul perché non operiamo più all’osservatorio” che inquadra meglio il “problema chiavi” e forse, almeno in parte, lo spiega.
Tanti interrogativi si pongono, ma un’evidenza s’avanza e s’impone, un bivio per il Poggio delle Stelle: scienza, cultura, storia … o teatrino di pupazzate.
Ad ognuno trovare dove sta il vero e di quale visibilità si parla.