Due giorni per ripercorrere la lunga storia della missione Cassini-Huygens che ci ha svelato molti dei segreti di Saturno e della sue lune. Conferenze e spettacoli con i protagonisti di questa grande avventura della moderna esplorazione spaziale.
La partecipazione è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
IL PROGRAMMA
Giovedì 5 ottobre
Ore 17:00 – Presentazione invitati e saluto del Sindaco e del Dirigente Casinò
Ore 17:30-19:30 – “Missione Cassini: storia, scienza e tecnologia”, moderatore Luigi Bignami, giornalista scientifico
Marcello Coradini, ASI: collegamento in videoconferenza
Anna Cassini, storico: “Huygens e Cassini: appuntamento su Saturno 300 anni dopo”
Ore 21:30-23:00 – “Cassini e Huygens raccontano”, a cura di Liber Theatrum
”Rock Around The Planets”, a cura di Ettore Perozzi (ASI)
Venerdì 6 ottobre
Mattina riservata alle scuole ( per la mattinata i POSTI disponibili sono ESAURITI)
Ore 9:00-10:00 – Enrico Flamini, ASI: “La Missione Cassini: un’epopea”
Ore 10:00-11:00 – Roberto Somma, Thales Alenia Space: “Una sfida tecnologica per l’industria italiana”
Ore 11:30-12:30 – Marco Mastrogiuseppe, Università La Sapienza-Roma: “Profondità di un mare extraterrestre
Ore 15:00-16:00 – Luigi Bignami presenta il filmato “La grande avventura di Cassini”, raccontata ai bambini (di tutte le età)"
Ore 16:30-17:30 – Gianrico Filacchione, INAF-IAPS: “La Missione Cassini, le scoperte delle Lune e gli anelli di Saturno”
Ore 17:30-18:30 – Luciano Iess, Università La Sapienza-Roma: “Oceani sotto il ghiaccio”
LE CONFERENZE
- “Huygens e Cassini: appuntamento su Saturno 300 anni dopo”, Anna Cassini
Con questo breve sguardo retrospettivo vengono illustrate le figure dei due scienziati, ai quali la missione spaziale è dedicata e si sottolineano gli interessi e le circostanze che li hanno accomunati nel fermento culturale del XVII secolo. Le loro personalità, così diverse e contrastanti e tuttavia complementari, ebbero un ruolo determinante nel consolidamento della nuova scienza sperimentale che, proprio risolvendo grazie a loro l’affascinante enigma del sistema di Saturno, fu più che mai “splendida e superiore”.
- “La Missione Cassini: un’epopea”, Enrico Flamini, ASI
Dopo 20 anni di vita dal lancio avvenuto il 15 ottobre del 1997 la Missione Cassini ha terminato la sua avventura il 15 Settembre di quest’anno.
Alla fine del 2016, infatti, Cassini ha iniziato una nuova fase, neanche immaginabile quando la missione fu concepita, alzando la sua orbita sopra il piano degli anelli ed iniziando una lunga serie di immersioni nello spazio tra Saturno e il bordo interno degli anelli. Questa fase ha preso il nome di Grand Finale, un nome che ricorda le battute finali dei grandi concerti. Ci sono volute 22 orbite, ognuna di 6 giorni, per arrivare al tuffo definitivo nell’atmosfera del gigante di gas osservato per tanti anni. Nel tuffo Cassini si è dissolta bruciando come una stella cadente e terminando in bellezza la sua epica avventura . Nessun’altra missione ha mai osato tanto.
Durante la sua missione Cassini ha svelato caratteristiche fisiche, spesso sorprendenti, di Saturno, dei suoi anelli e di molti dei suoi satelliti, primo di tutti Titano, fornedoci anche immagini di spettacolare bellezza.
Due delle lune di Saturno, Titano ed Encelado, hanno concentrato l’attenzione degli scienziati rivelandoci come queste due lune potenzialmente potevano avere una habitat favorevole alla vita o comunque di tipo pre-biotico.
Nel 2017, dopo aver speso 13 anni in orbita intorno Saturno e dopo 7 anni di di crociera per arrivarci , il propellente dei motori di Cassini ha cominciato a scarseggiare rendendo incerta, nel lungo periodo, la capacità di evitare un impatto non voluto su Encelado o Titano e la conseguente possibile contaminazione da parte di microbi terrestri sopravvissuti a bordo del satellite. Bisognava prendere una decisione ed una decisione fu presa: terminare la missione con un ultimo tuffo nell’atmosfera di Saturno, bruciando e non lasciando tracce.
Ripercorreremo insieme l’avventura della missione e di alcune delle persone chiave per il suo successo dal lancio, all’arrivo a Saturno, alla discesa su Titano della sonda Huygens fino al Grand Finale attraverso un percorso di immagini che coprono 20 anni di storia dello spazio.
- “Cassini, una sfida tecnologica per l’industria italiana”, Roberto Somma, Thales Alenia Space
La missione Cassini/Huygens è il risultato del successo di una collaborazione tra le Agenzie Spaziali degli Stati Uniti (NASA), dell’Europa (ESA) e dell’Italia (ASI). Altri Paesi sono stati coinvolti, principalmente in qualità di Stati membri dell’ESA. A 20 anni dal lancio, il programma operativo è giunto al suo termine, mentre le analisi dei dati e le indagini scientifiche terranno occupata la comunità scientifica internazionale ancora per molti anni.
Il raggiungimento di questi obiettivi, sia in termini di qualità dei dati prodotti, che in quelli di durata della missione, è il frutto delle competenze e dell’impegno delle industrie, che, in stretto contatto con le comunità scientifiche coinvolte nei diversi strumenti, hanno sviluppato soluzioni di sistema e le relative tecnologie in grado di far fronte agli sfidanti requisiti del programma. La comunità spaziale italiana è stata profondamente coinvolta nello sviluppo di alcuni elementi chiave del programma. In questo intervento viene fornita una sintesi del contributo dall’industria italiana al successo della missione.
- “Profondità di un mare extraterrestre”, Marco Mastrogiuseppe, Università La Sapienza-Roma
La sonda Cassini termina la sua missione dopo tredici anni di osservazione del sistema Saturniano. Delle innumerevoli scoperte effettuate dagli scienziati che hanno elaborato i dati dei suoi strumenti, qui di seguito riportiamo lo studio dei mari e laghi di idrocarburi oggi presenti su Titano, la più grande luna di Saturno.
Mostriamo come il RADAR Cassini ha svelato la composizione e profondità di questi bacini extraterrestri.
- “La Missione Cassini, le scoperte delle Lune e gli anelli di Saturno”, Gianrico Filacchione, INAF-IAPS
A partire dal 2004 e fino al mese scorso, la missione Cassini ha esplorato l’intero sistema di Saturno, incluse le numerose lune ghiacciate e l’esteso sistema di anelli.
I 12 strumenti scientifici a bordo del satellite hanno fornito immagini e dati di questi oggetti per 13 anni consecutivi permettendo di seguire le variazioni che occorrono durante un ciclo stagionale. Dopo l’esposizione dello scenario della missione e delle caratteristiche della sonda Cassini, verrà presentato un sommario delle principali scoperte sui satelliti ghiacciati ed anelli: Cassini ha fornito dati con elevate risoluzioni mai raggiunte in precedenza, permettendo di studiare la morfologia, la geologia, la composizione ed i processi dinamici di questi oggetti.
In particolare verranno discusse le strutture fini degli anelli di Saturno causate dalle risonanze con le lune esterne e le caratteristiche delle lune principali e minori, inclusa l’eruzione dei pennacchi di pulviscolo e ghiaccio dal polo sud attivo della luna Encelado, la morfologia “spongiforme” della luna Iperione, l’origine della dicotomia tra i due emisferi di Giapeto per terminare con i laghi di idrocarburi e le dune osservate sulla superficie di Titano.
- “Oceani sotto il ghiaccio”, Luciano Iess, Università La Sapienza-Roma
La vita sulla Terra è confinata in un sottile strato superficiale nel quale l’acqua abbonda. Ma le condizioni che hanno permesso e che permettono la vita dipendono in larga parte da come la Terra è fatta dentro, anche a migliaia di chilometri sotto la crosta terrestre. Gli altri corpi del sistema solare non fanno eccezione: le condizioni per lo sviluppo della vita dipendono in maniera cruciale dalla loro struttura interna. Con i suoi strumenti, la sonda Cassini ha effettuato una vera e propria tomografia delle lune di Saturno, rivelando la presenza di nuclei rocciosi, di profondi strati di ghiaccio e di oceani interni. La sorprendente abbondanza di acqua allo stato liquido all’interno di corpi, come Titano ed Encelado, la cui temperatura superficiale è -170° C apre nuove prospettive per la ricerca della vita in luoghi del sistema solare considerati fino a poco tempo fa terribilmente inospitali e biologicamente inattivi. In questa conferenza faremo un viaggio non solo attraverso, ma anche “dentro” il sistema di Saturno, alla ricerca di oceani sotto i ghiacci, ripercorrendo alcune delle più importanti scoperte della sonda Cassini.
I RELATORI
Anna Cassini
Nata a Bologna, vive e lavora a Torino. Dopo la laura in medicina conseguita a Pavia nel 1960, si è dedicata per alcuni anni alla ricerca scientifica presso i laboratori dell’allora Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare a Frascati. Da qualche tempo è interessata a studi e ricerche di argomento storico.
E’ l’autrice di “Gio.Domenico Cassini. Uno scienziato del Seicento”, una ricca e documentata biografia dell’astronomo, della quale sono uscite 2 edizioni nel 1994 ed nel 2003, entrambe a cura del Comune di Perinaldo.
Luigi Bignami
Giornalista scientifico professionista. Collabora con l’Università Statale di Milano per la Divulgazione Scientifica; con RAI Cultura per la realizzazione di vari Progetti; con Reti Mediaset per News Scientifiche/naturalistiche per TG (TGCom24, Canale 5, Italia 1 e Rete4), con varie Riviste e Quotidiani e varie Radio Nazionali.
Ha collaborato con l’Università di Milano; con Geo&Geo su Rai 3; con Alberto Angela; con Radio 24. Autore televisivo per vari programmi Mediaset (Macchina del Tempo, SaiXchè) e per programmi La7 (Sfera e Oasi). Autore di vari libri scientifici, Conferenziere presso il Planetario di Milano, Socio fondatore del Centro Studi Esobiologico presso il Museo di Storia Naturale di Milano.
Marcello Coradini
E’ uno dei padri fondatori della Planetologia e dell’esplorazione del Sistema Solare in Europa. Ha studiato l’erosione eolica e il permafrost di Marte; la craterizzazione di Mercurio, le curve ipsometriche di Marte e Venere, e il toro plasmico di Io. Le simulazioni d’impatti a ipervelocità gli hanno fatto ottenere il NASA Special Award e la dedica dell’asteroide 4598. Attualmente si occupa di paleo idrologia marziana. In ESA ha gestito per più di 20 anni le missioni nel Sistema Solare e l’esplorazione di Marte. Cassini/Huygens, Mars Express, Venus Express, Rosetta, SMART-1, BepiColombo, ExoMars sono alcune delle missioni che ha gestito nel corso della sua carriera. Dal 2010 al 2015 ha coordinato i programmi ESA/NASA presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena, California. Ha fondato la sezione planetaria dell’EGU e ha diretto la rivista scientifica Planetary and Space Science. Ha ricevuto il Golden Badge Award della European Geophysical Union. E’ Fellow della Royal Astronomica Society (UK) e Accademico dell’International Academy of Astronautics. Attualmente è un associato dell’ASI e docente presso le Università di Genova e di Trento. È Presidente Esecutivo del comitato per le scienze astronomiche, fisiche, geologiche e planetarie dell’ANR, l’Agence Nationale de la Recherche (Francia). Di recente è stato nominato membro del Consiglio Superiore dello Spazio di Cipro. Ha pubblicato oltre 150 articoli tecnico/scientifici e 7 libri.
Gianrico Filacchione
E’ ricercatore presso INAF-IAPS, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma. Attualmente è coinvolto nello studio delle superfici planetarie utilizzando tecniche di spettroscopia ad immagine in luce visibile ed infrarossa. Come membro del team di Cassini/VIMS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer), è responsabile della calibrazione del canale VIS italiano e si occupa dell’analisi dei satelliti ghiacciati di Saturno e delle proprietà spettrofotometriche degli anelli.
In qualità di vice-PI dell’esperimento VIRTIS a bordo della missione ESA Rosetta, ha eseguito l’analisi dei dati scientifici della superficie e della coma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
È coinvestigatore del Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM) a bordo della missione NASA Juno che attualmente osserva l’atmosfera di Giove, le aurore e i satelliti galileiani. Ha seguito come co-investigatore lo sviluppo e la calibrazione del canale spettrale di SIMBIO-SYS a bordo della missione ESA BepiColombo che sarà lanciata nel 2018 per l’osservazione e lo studio di Mercurio.
Enrico Flamini
Dal 1985 è scienziato all’Agenzia Spaziale Italiana. Dal 1993 è passato alla gestione dei programmi ed è stato quindi: Program Manager per la parte italiana della missione Cassini-Huygens, Project Manager degli strumenti italiani a bordo delle missioni Mars Express, Rosetta, Sharad per MRO. Per Rosetta è anche il chairman in carica dello Steering Committee Consorzio Europeo che ha realizzato il Lander. E’ rappresentante italiano allo International Mars Exploration Working Group, Mars Exploration Program Assesment Group (NASA), Mars Program System Engineering Team (NASA). Principal Investigator del pacco di strumenti ottici SIMBIO-SYS sulla missione ESA BepiColombo verso Mercurio. Fino al 2010 è stato il responsabile ASI per i programmi di Esplorazione del Sistema Solare. Oggi è il Chief Scientist dell’ASI e il delegato dell’Italia allo Science Program Comittee dell’ESA. Tra gli altri riconoscimenti, nel 2008 ha ricevuto il premio NASA Honor Award Medal nella categoria Exceptional Public Service Medal.
Luciano Iess
E’ professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università di Roma La Sapienza. Ha partecipato a numerose missioni spaziali, come le Tethered Satellite System 1 e 2, Ulysses, Cassini e SMART-1. Guida i team scientifici degli esperimenti di radio scienza delle missioni BepiColombo a Mercurio e JUICE al sistema gioviano, entrambe dell’Agenzia Spaziale Europea.
E’ responsabile italiano dell’esperimento di gravità della missione Juno (NASA) a Giove. Ha ricevuto la Exceptional Public Service Medal della NASA e la Jean-Dominique Cassini Medal della European Geosciences Union.
Utilizzando la sonda Cassini nel suo viaggio verso Saturno, ha condotto la più precisa conferma sperimentale della teoria della relatività generale mai effettuata
Marco Mastrogiuseppe
E’ assistente di ricerca presso l’Università La Sapienza di Roma. Le sue attività di ricerca riguardano l’elaborazione del sistema radar, l’elaborazione del segnale e l’interpretazione dei dati radar, con particolare interesse agli altimetri radar e ai georadar per l’esplorazione planetaria. Si è dedicato particolarmente all’analisi dei dati radar – problema di inversione – per la stima delle proprietà dielettriche delle strutture del sottosuolo marziano, dagli strumento SHARAD e MARSIS a bordo delle rispettive missioni MRO e MEX, nonché le proprietà dielettriche dei mari del Titans da Cassini RADAR.
Nel 2011 ha ricevuto dalla NASA il prestigioso riconoscimento NASA Honor Award attribuito al MRO SHARAD Science Team, nella categoria Group Achievement Award, Team che si è distinto per avere eseguito le operazioni e l’analisi dei dati che ha dato un nuovo quadro delle zone polari di Marte.
Nel 2013 è stato nominato Membro del Associate Team of Cassini RADAR Science Team; è anche Membro del team SHARAD a bordo della MRO.
Ettore Perozzi
Si è laureato in Fisica all’Università di Roma e si occupa professionalmente di dinamica del sistema solare, meccanica celeste, missioni spaziali e divulgazione scientifica. Ha lavorato in istituti di ricerca, osservatori astronomici e nell’industria aerospaziale. Attualmente è all’Agenzia Spaziale Italiana e si occupa dei rischi derivanti dall’ambiente spaziale (asteroidi, detriti e attività solare). Nei primi anni ’80 ha partecipato allo studio di fattibilità della missione Cassini presso l’Agenzia Spaziale Europea. Oltre alla produzione scientifica ha scritto numerosi libri di carattere astronomico e spaziale sia per ragazzi che rivolti al grande pubblico.
E’ uno dei soci fondatori di asSaggi Science & Bookshop (www.libreriaassaggi.it).
L’asteroide n° 10027 porta il suo nome
Roberto Somma
Laureato in Ingegneria Elettronica nel 1970, entra subito in Selenia, dove è rimasto in tutte le successive evoluzioni societarie: Selenia Spazio, poi Alenia Spazio, poi Alcatel Alenia Space ed infine Thales Alenia Space fino al 2014. Ha dato origine, nel 1980, al settore del telerilevamento satellitare con sensori radar nell’ambito di programmi nazionali dell’ASI, anche in collaborazione con altre agenzie spaziali (NASA, DLR, etc ), e in ambito europeo (ESA) per l’osservazione della Terra e l’esplorazione interplanetaria.
Dal 1991, ha assunto la Direzione della Divisione Telerilevamento. Come Direttore Studi e Tecnologie, si è occupato con successo di sviluppare il coinvolgimento dell’azienda nei programmi di esplorazione del sistema solare (Saturno e Marte) con tecniche radar. Nel 2008, gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Dal 2012 è Membro della Académie de l’Air et de l’Espace e nel 2013 è entrato nel Comitato Scientifico del CESMA (Centro Studi Militari Aeronautici), dove oggi è membro del Segretariato operativo come Responsabile del Settore Spaziale Industriale.
Gli spettacoli - Giovedì 5 Ottobre ore 21:30
“Cassini e Huygens raccontano”
I due astronomi ci parleranno attraverso la lettura di brani scelti di loro testi e lettere.
Vedremo come studi, calcoli, osservazioni e scoperte aprono la strada a nuove intuizioni e congetture e come i “dettagli” dell’universo conosciuto prendono forma.
Note, riflessioni e forme del pensiero ci inviteranno ad uno sguardo più ravvicinato, mostrandoci che anche gli uomini di scienza … sono uomini.
Interpretazioni e letture a cura di “LIBER Theatrum”.
Adattamento e scelta di testi originali di Christiaan Huygens e Gio.Domenico Cassini, a cura di Giancarlo Bonini.
Traduzioni dal latino e dal francese: Anna Cassini e Giancarlo Bonini.
L’Associazione Culturale “LIBER theatrum” dal 2007 promuove attività ed eventi culturali; spettacoli, incontri di arte varia e conferenze, in prevalenza teatrali, librari, musicali, di danza e ballo, cinema, fotografia. Nel 2010 inizia una intensa e ricca attività di organizzazione di corsi di recitazione teatrale per adulti, bambini e ragazzi, da cui nasce “IL TEATRO DELLE EMOZIONI”, primo passo verso il vero e proprio futuro gruppo teatrale di “LIBER theatrum”, che viene ufficialmente costituito nel 2011, con la messa in scena, da allora, di specifici e auto-prodotti spettacoli teatrali. L’associazione, inoltre, promuove nuove e originali collaborazioni con altre realtà culturali in diversi campi dell’arte.
“Rock Around The Planets”
Ettore Perozzi (ASI) ci trascinerà in un viaggio musicale attraverso pianeti, satelliti, asteroidi e galassie. Come in un jukebox il pubblico potrà scegliere da una lista di canzoni di artisti come Elton John, David Bowie, Bob Dylan, Beatles, la sua preferita, scoprendone i legami con l’astronomia e in particolare con Saturno.
Una intera generazione di astronomi è cresciuta a ritmo di rock’n’roll, mentre molte rock star hanno raggiunto l’apice del successo in piena era spaziale.
Non stupisce quindi che canzoni famose parlino di mondi alieni e di viaggi interplanetari.
Rock Around The Planets è un viaggio tra pianeti, satelliti, asteroidi e comete.
Ma è anche una playlist che riprende l’antico parallelo tra musica e astronomia a ritmo di rock!
La realizzazione del convegno è stata resa possibile grazie a: