Per scorgere un gran numero di stelle cadenti in questo 2014 non aspettate Agosto. Le consuete Perseidi, comunemente note come Lacrime di San Lorenzo, saranno davvero difficili da scorgere a causa del forte disturbo causato dalla luce lunare, ma forse una grande sorpresa potrebbe arrivare ben prima.
Tra il 23 ed il 24 maggio la Terra passerà attraverso una nube di polveri e piccoli detriti lasciati dalla cometa 209P/Linear e forse potremmo assistere ad uno spettacolo davvero incredibile: la più intensa pioggia meteorica dell’anno!
Come tutti gli sciamo meteorici anche le Cameloparditi di maggio prendono il nome dalla costellazione in cui è posizionato il radiante, ovvero la Giraffa, in latino Camelopardalis.
Le stime dell’intensità del fenomeno sono incerte, dalle 100 alle 400 meteore ogni ora durante la massima attività, ma si tratta di uno sciame meteorico completamente nuovo che potrebbe riservarci sorprese, negative o positive, varrà davvero la pena dare uno sguardo al cielo.
Uno spettacolo per mattinieri
La massima attività è prevista intorno alle 8 di mattina (ora italiana) di Sabato 24 maggio, ovviamente da noi sarà giorno e le ore migliori per l’osservazione restano quelle precedenti all’alba di Sabato.
Più fortunati gli osservatori nel continente americano che potranno assistere al massimo durante la notte. La Luna calante sorgerà intorno alle 3:30 ma vista la fase modesta non dovrebbe disturbare eccessivamente la visione.
Dove e Come Osservarle
Come sempre il consiglio è quello di non concentrarsi su una sola zona di cielo, ma mettersi comodi e cercare di abbracciare una zona più ampia possibile della volta celeste. Il radiante, il punto da cui sembreranno provenire, è posizionato tra le deboli stelle della Giraffa, non lontano dalla stella polare. Ricordate come sempre di cercare un luogo di osservazione il più possibile buio.
Detriti della cometa 209P/Linear
La 209P/LINEAR è una cometa periodica e completa un’orbita attorno al Sole in poco più di 5 anni. Fu scoperta dal programma LINEAR il 3 febbraio 2004 ed inizialmente fu ritenuta un asteroide; in seguito Robert H. McNaught, grazie ad immagini riprese il 30 marzo 2004, ha scoperto che in effetti si trattava di una cometa. Avvicinandosi alla nostra stella, i materiali più volatili che compongono la cometa si sublimano disperdendosi nello spazio. Questi piccoli detriti scontrandosi a grandi velocità contro la nostra atmosfera generano le meteore. Il 29 maggio 2014 la cometa transiterà a circa 8,3 milioni di km dalla Terra ma sarà rintracciabile nel cielo solo con buoni telescopi in quanto la sua luminosità non supererà l’undicesima magnitudine.
Seguire l’evento in diretta sul web:
Impatti sulla Luna
I modelli indicano lo sciame delle Cameloparditi di Maggio, composte da alcune grandi particelle e si muovono lentamente intorno al 16 km al secondo, coinvolgerà anche la Luna.
La Luna in fase calante sarà in una situazione di illuminazione ideale per il monitoraggio dell’impatto meteorico perché gran parte della luna è in ombra, illuminata solo dalla fioca luce cinerea. Eventuali cadute di meteore spiccano come piccoli lampi contro il paesaggio lunare oscurato. Per la visione casuale degli impatti di meteoriti lunari, avrete bisogno di un telescopio di almeno 100mm e ingrandimenti da 40x fino a circa 100x. Un ingrandimento maggiore risulta inutile in quanto limita il campo visivo.
Non posso dire quanto sia facile sarà cogliere un impatto, richiede pazienza e una sorta di vigilanza casuale. In altre parole, non guardate in modo troppo concentrato. Cercate di rilassare gli occhi, mentre tenete sotto controllo l’immagine. Il metodo preferito per catturare gli impatti lunari è riprendere la Luna con una telecamera collegata ad un telescopio. In questo modo è possibile esaminare i risultati con calma alla luce del giorno. Vedere dal vivo un meteorite che ha colpito la Luna potrebbe davvero essere l’esperienza di una vita!
Dall’Italia la Luna sorgerà intorno alle 3:30, purtroppo non resterà molto tempo prima dell’inizio del crepuscolo mattutino, varrà comunque la pena tentare un monitoraggio!
(Via: UniverseToday)