Giove, il gigante del Sistema Solare in opposizione il 5 Gennaio 2014

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giove-mappa-2014

Le notti di questo inverno saranno un po’ più luminose grazie alla presenza nel cielo di Giove.

Il 4 Gennaio si troverà alla minima distanza dalla Terra (629,88milioni di km) mentre il giorno 5 raggiungerà l’opposizione offrendoci le migliori condizioni di osservabilità.

In astronomia, si ha l’opposizione di un corpo celeste rispetto a un altro, quando il primo corpo si trova nella direzione opposta (ovvero a 180°) dal secondo, rispetto all’osservatore. Una caratteristica particolare dei pianeti in opposizione è data dalla loro visibilità per l’intera notte. Viceversa quando il periodo di opposizione termina e il pianeta torna prospetticamente ad avvicinarsi al Sole, esso risulterà visibile per un tempo sempre inferiore, sino a raggiungere il periodo di congiunzione dove sarà visibile solo di giorno.

Ad occhio nudo

Il pianeta più grande di tutto il Sistema Solare sarà l’astro più luminoso nelle notti invernali, superato solo dalla Luna quando presente e Venere (visibile però da metà Gennaio solo nel cielo mattutino poche ore prima dell’alba), basterà quindi alzare anche distrattamente lo sguardo verso il cielo per riconoscerlo con facilità.Brillerà tra le stelle dei Gemelli, non lontano dalle due stelle Castore e Polluce (vedi mappa in alto). La luce di Giove incontrerà i nostri occhi dopo aver percorso più di 600 milioni di km, mentre lo osserviamo nel cielo come un semplice punto luminoso non dimentichiamo di riflettere sulla reale dimensione di questo pianeta:

AL BINOCOLO

Con un binocolo, meglio se fissato su un cavalletto, puntando Giove sarà relativamente facile distinguere 4 piccoli astri che lo circondano. Sono i satelliti galileiani: Io, Europa, Ganimede e Callisto.

Io è il più vicino a Giove (421 800 km) ed orbita attorno al pianeta in 1,77 giorni, Europa completa un’orbita in 3,55 giorni, Ganimede in 7,16 giorni e Callisto in 16,69 giorni. Bastano poche ore per seguire il rapido movimento di questi satelliti… e non solo, durante le loro orbite sono frequenti passaggi davanti al disco di Giove (transiti), dietro (occultazioni) o all’interno della sua ombra (eclissi) che nascondono una o più lune, non stupitevi quindi di non contarne sempre 4!

Eccole descritte a Cosimo II De Medici da Galileo stesso nell’introduzione del suo Sidereus Nuncius (12 Marzo 1610)

Ecco dunque quattro Stelle riservate al vostro inclito nome e non del numero gregario e meno insigne delle fisse, ma dell’ordine illustre dei Pianeti che con moto diverso, attorno a Giove nobilissima Stella, come progenie sua schietta, compiono l’orbita loro con celerità mirabile, e nello stesso tempo con unanime concordia compiono tutte insieme ogni dodici anni grandi rivoluzioni attorno al centro del mondo, cioè al Sole.Galileo Galilei

 

I satelliti Galileiani (o Medicei) fotografati dalle sonde spaziali

AL TELESCOPIO

La grande dimensione di Giove lo rende un oggetto accessibile anche a piccoli telescopi, strumenti di maggiore diametro permettono di apprezzarne appieno i moltissimi dettagli della complessa atmosfera. Giove a 80x appare grande circa quanto la Luna Piena osservata ad occhio nudo,  anche strumenti modesti permettono di scorgerne le due grandi bande equatoriali e quando presente la Grande Macchia Rossa, una tempesta enorme, più grande dell’intero nostro pianeta, osservata per le prime volte nel ‘600 proprio da Gian Domenico Cassini, il grande astronomo nato qui a Perinaldo. Anche i fenomeni dei satelliti di Giove, eclissi, transiti, occultazioni possono essere seguiti con facilità. Osservare GioveOsservare i fenomeni dei satelliti medicei

giove

«nella sua mole maestosa ma non grave, Giove ostenta due strisce equatoriali come una sciarpa guarnita di ricami intrecciati, d’un verde cilestrino. Effetti di tempeste atmosferiche immani si traducono in un disegno ordinato e calmo, d’elaborata compostezza. Ma il vero sfarzo di questo pianeta lussuoso sono i suoi sfavillanti satelliti, ora in vista tutti e quattro lungo una linea obliqua, come uno scettro splendente di gioielli. (…) La notte dopo, il signor Palomar torna sul suo terrazzo, a rivedere i pianeti ad occhio nudo: la grande differenza è che qui è obbligato a tener conto delle proporzioni tra il pianeta, il resto del firmamento sparso nello spazio buio da tutti i lati, e lui che guarda, cosa che non succede se il rapporto tra l’oggetto separato pianeta messo a fuoco dalla lente e lui soggetto, in un illusorio faccia a faccia. Nello stesso tempo egli ricorda di ciascun pianeta l’immagine dettagliata vista ieri sera, e cerca di inserirla in quella minuscola macchia di luce che perfora il cielo. Così spera di essersi appropriato veramente del pianeta, o almeno di quanto di un pianeta può entrare dentro un occhio.»Italo Calvino – Palomar

A questo punto non ci resta che salutarvi ed augurarvi buone osservazioni!


Continua ad esplorare il cielo stellato, leggi la nostra GUIDA AL CIELO DI GENNAIO 2014
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8 commenti

  1. Leo Palamara

    .. peccato che a Livorno piova da 2 giorni consecutivi ..

  2. Quando, ogni mese, lo vediamo "di fianco" alla luna, pensiamo che in realtà è 1500 volte + "indietro", come dire che se il satellite fosse un lampione il pianetone sarebbe un aereo; pensiamo anche che lo vediamo in "differita" di mezz'ora (mentre la luna appena poco + di 1 sec)

  3. In questo periodo è spesso nuvoloso, ma prima o poi si lascierà osservare bene con il telescopio 😉

  4. qui a verona c'è un cielo stupendo, stellatissimo sarà una bella nottata in compagnia di un buon bicchiere di vin brulè.

    • ohiiiiiiiiiiiiii……no te lo bere tutto……lasciane un po per quando vengo su…..anzi rifornisci la cantina…. 😉

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