I colori delle stelle estive

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In queste sere estive possiamo provare a individuare una caratteristica che spesso sfugge a chi osserva distrattamente il cielo stellato: i colori delle stelle, lievi sfumature che come vedremo sono importanti per cominciare non solo a dare uno sguardo al cielo ma per comprendere ciಠche osserviamo.

Da Vega ad Antares passando per Arturo.

Partiamo dal grande triangolo estivo, asterismo immaginario che congiunge i 3 più caratteristici astri della bella stagione Deneb del Cigno, Altair dell’Aquila e Vega della Lira. Le nostre osservazioni partono proprio da Vega e si spostano verso Arturo, l’astro più brillante della costellazione del Bovaro. Osservandole si puಠnotare facilmente la differenza di colore tra le due stelle, bianca Vega, lievemente arancione Arturo. Ma “tuffandoci” verso Sud possiamo trovare Antares, il cui stesso nome tradisce la sua peculiarità  e significa rivale di Ares “anti-Ares”,  a causa del colore rossastro simile all’aspetto del pianeta Marte (Ares per i Greci). Osservandola ci rivela facilmente la sua colorazione arancione-rossa.

Perché le stelle sono colorate?

Il colore delle stelle è intimamente legato alla loro temperatura superficiale, la semplice osservazione di queste effimere sfumature ci permette quindi di dedurre quali stelle sono più calde e quali più fredde. Proprio come una sbarra di ferro riscaldata brilla prima di rosso, poi diventa gialla ed infine bianca (non a caso si usa dire “al calor bianco” per indicare un’alta temperatura), anche la temperatura delle stelle rosse sarà  inferiore rispetto a quella delle stelle gialle, a loro volta più fredde rispetto alle azzure-bianche. Approssimando un po’ possiamo anche dire che le stelle tendenti al rosso sono quelle che si trovano in uno stato più avanzato della loro evoluzione, mentre quelle bianco-blu sono più “giovani”.

Questa caratteristica si può ricordare facilmente pensando ai nostri rubinetti di casa, per le stelle vale il contrario di quello che siamo abituati a vedere, le stelle rosse sono le più fredde quelle blu – bianche le più calde. Oggi possiamo spiegare molto bene il perchè del colore diverso delle stelle in base alla loro temperatura grazie alla Legge di Wien. Questa legge stabilisce che le stelle di bassa temperatura superficiale emettono la maggior parte della loro energia nella regione rossa e infrarossa dello spettro, mentre le stelle molto più calde la emettono nella regione del blu e dell’ultravioletto.

Vega ad esempio ha una temperatura superficiale di 9 600°K,  Arturo di 4300°K, Antares di 3.600° K. Il nostro Sole per confronto è una piccola stella gialla con una temperatura di 5700° K.

La prossima volta che rivolgete o sguardo al cielo potrete quindi “leggerlo” con occhi diversi, e a ben guardare le stelle vi racconteranno un po’ di più della loro natura!

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2 commenti

  1. Spiegazione semplice ed estremamente corretta, però aggiungerei anche la dimensione della stella ha la sua influenza sulla cromatografia.

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