Il mondo non finirà nel 2012… ma quale sarà il destino dell'Universo?
àˆ molto improbabile che il mondo finisca nel 2012, ma su scale più grandi parlando di Universo ad oggi la scienza cosa ci dice?
Quale sarà il destino dell’Universo?
Di questo affascinante argomento parlerà il prof. Roberto Buonanno, Presidente S.A.It (Società Astronomica Italiana),
Sabato 29 Gennaio 2011 alle ore 16,30 presso la sala del Consiglio del Comune di Perinaldo.
Maggiori informazioni sul nostro sito AstroPerinaldo.it
L’occasione dell’incontro, che vedrà anche lo svolgersi di questa importante conferenza, è lo studio e la verifica delle possibilità concrete di stabilire a Perinaldo la sede di una delle Scuole di Astronomia per Insegnanti, che da anni la SAIt con il Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con gli Istituti Nazionali di Astrofisica (INAF) porta avanti già in altre due sedi d’Italia, una nelle Marche, l’altra in Calabria. Si tratta di un progetto di grande interesse didattico e scientifico, che ci auguriamo si possa realizzare, cosଠche Perinaldo possa diventare la terza sede italiana, polo di riferimento per il Nord Italia. Il progetto verrà presentato dal prof. Fabrizio Bà²noli, Vice-Presidente S.A.It
Vi aspettiamo quindi numerosi!
Ecco una breve intervista al Prof. Buonanno tratta da correrenelverde
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D. Prof. Buonanno, siamo giunti alla nona edizione della serata sotto le stelle da lei ideata per far conoscere anche ai non esperti della materia il mondo dell'astrofisica e della cosmologia. Le sue conferenze risultano sempre molto seguite sebbene trattino solitamente argomenti complessi e di difficile percezione.
R. In effetti a volte trovo io stesso sorprendente che diverse centinaia di persone decidano di trascorrere una serata, seduti scomodamente a terra, a sentir parlare di come sia nato l'universo e del nostro rapporto con esso. Credo che il richiamo che esercita il cielo stellato sia qualcosa di ancestrale e che il desiderio di comprendere la razionalità del mondo nel quale viviamo sia innato in tutti noi.
D. Cosa è l'Astrofisica, professore?
R. L'astrofisica consiste nel tentativo di interpretare l'universo, nelle sue scale maggiori, alla luce delle leggi fisiche che sperimentiamo alle scale minori. L'Italia ha una tradizione importantissima dell'astrofisica. Quando parlo di tradizione, non mi riferisco solo a quella del ‘600 di Galileo che pure esiste ed è stata importantissima, ma mi riferisco alla tradizione più recente, che si innesta sulla grande scuola della Fisica italiana e che ci ha portato negli anni recenti a fare in modo che il 10% delle pubblicazioni mondiali in astrofisica vedano la partecipazione di un ricercatore italiano. Da questo si deduce che abbiamo delle università in cui si insegna l'astrofisica a livello molto elevato e che sono frequentate da studenti di alta qualità .
D. Quali sono le prospettive?
R. Qui sono un poco meno ottimista.
D. Perchà©?
R. Il cursus per diventare un astrofisico non è facile. Un ragazzo che sceglie di seguire l'astrofisica deve prima laurearsi, seguire la laurea specialistica, fare (e vincere) un concorso di dottorato, e, alla fine dei anni di dottorato, possono sperare in una borsa, cosidetta post-doc o in un assegno di ricerca e passano altri due o tre anni. Un concorso viene fatto per i più fortunati quando iniziano ad avere più di 30 anni.
D. Come si puಠrisolvere questo problema?
R. Questo problema, che è lo stesso problema di molti rami della ricerca, per l'astrofisica perಠpuಠavere delle soluzioni mettendo in luce l'impatto che l'astrofisica ha nel vivere civile.
D. Per esempio?
R. Penso a problemi quali quello del global warming e quello dei rischi di impatto sulla Terra dei corpi minori del sistema solare. Ambedue questi temi coinvolgono la società civile e mi sembra ragionevole che un governo investa le proprie risorse per la sicurezza anche su aspetti di questa dei quali normalmente non si ha percezione.
Maurizio Cerulli
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