Un'esplosione senza precedenti in una remota galassia.
Gli astronomi NASA lo definiscono “un evento straordinario” e non si fatica a crederlo.
Il telescopio spaziale Swift, dedicato allo studio dell’Universo nei raggi gamma, il 28 marzo ha individuato una forte emissione proveniente dalla costellazione del Dragone, più di una settimana dopo questo oggetto continua ad emettere radiazioni.
In genere questi fenomeni, i Gamma Ray Burst, non durano più di poche ore, l’energia liberata in questo evento è incredibile, si tratta della più grande esplosione mai registrata. (Maggiori informazioni sui Gamma Ray Burst)
Grazie alle osservazioni dei telescopi spaziali della NASA Hubble e Chandra, che si sono uniti in questi giorni al già citato Swift, si è riusciti ad individuare la sorgente di questo fenomeno in una remota galassia posta a a 3,8 miliardi di anni luce dalla Terra.
Il “volto” di questa immane esplosione:
“Sappiamo di oggetti nella nostra galassia che possono produrre esplosioni ripetute, ma sono da migliaia a milioni di volte meno potenti di quello che stiamo vedendo ora. àˆ davvero straordinario” – Andrew Fruchter presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora
Gli astronomi ipotizzano che questa esplosioni sia il risultato della fine di una sfortunata stella che è stata assorbita dal buco nero posto al centro di questa lontana galassia. I gas in caduta libera verso il centro del buco nero vengono accellerati a velocità altissime e producono un “getto” di radiazioni visibili grazie ai sensibili sensori dei telescopi.
La maggior parte delle galassie, compresa la nostra, contengono buchi neri centrali con milioni di volte la massa del Sole. La sfortuna stella è probabilmente stata ingoiata da un buco nero meno massiccio di quello che si trova al centro della nostraVia Lattea.
La costellazione del Drago
L’evento non è ovviamente visibile ad occhio nudo o con normali telescopi, in queste sere perಠnon mancate di rivolgere uno sguardo verso la costellazione del Dragone, puಠessere un buon modo per riflettere sulla solo apparente immutabilità e calma del cosmo. Scaricate la cartina celeste del mese di Aprile.
- Una stella disitegrata – articolo originale della NASA (in inglese)
- Immagini rilasciate dal telesocpio spaziale Hubble