Un appendiabiti nel cielo, l'asterismo Cr399

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Tra le stelle della debole costellazione della Volpetta brilla un gruppo di stelle descritto per la prima volta dall’astronomo persiano  Al Sufi ( 903-986 d.C. ). Ad occhio nudo si mostra come un piccolo grappolo di stelle visibili solo sotto un cielo buio, ma un binocolo è il miglior strumento per notare la straordinaria particolarità  di questo oggetto, che rivela anche il motivo del suo curioso nome: l’appendiabiti.

Ecco come appare l’asterismo Collinder 399 in un piccolo binocolo, il gancio dell’appendiabiti risulta in basso.

Questo gruppo di stelle è stato inserito con il numero 399 nel catalogo di ammassi aperti compilato dall’astronomo svedese Per Arne Collinder negli anni ’30. Grazie a studi più recenti si è in realtà  appurato che non si tratta di un ammasso aperto ma di un semplice asterismo, le stelle che compongono questo oggetto sono vicine solo prospetticamente ma non hanno nessun legame fisico tra loro.
Un binocolo o un piccolo telescopio, con un massimo di 20 ingrandimenti, sono gli strumenti migliori per osservare al meglio questo oggetto.
Partendo dalla luminosa stella Altair dell’Aquila muovetevi in direzione di Vega, a circa un terzo della distanza che separa queste due stelle incapperete facilmente  nel nostro “appendiabiti celeste”.
  • Nome: Collinder 399
  • Costellazione: Vulpecula
  • Ascensione Retta: 19h25m
  • Declinazione:  20°11′
  • Magnitudine complessiva: 3.6
  • Dimensione: 60′
  • Tipo: Asterismo
  • Nome comune: The Coathanger , l’appendiabiti, Al Sufi's Cluster

Coathanger Asterism - CR 399

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