Esplosioni sul Sole, i Flare o Brillamenti Solari
Spesso, alle scolaresche ed ai gruppi che ci vengono a trovare all’osservatorio durante il giorno,
osservando il Sole (protetti da appositi filtri) ci piace ricordare come la nostra stella, che da molti è considerata poco più di una lampada abbronzante gratuita, è in realtà un oggetto estremamente dinamico e attivo.
Eventi come quello capitato l’altro ieri ce lo ricordano.
Negli ultimi giorni il flusso di vento solare (formato particelle elettromagnetiche espulse dal Sole) a “soffiato” intorno alla Terra con grande velocità , ma il giorno 8 abbiamo avuto una sorpresa.
Un flare solare (un grande “terremoto” magnetico) di classe B3 ha scagliato quasi direttamente verso la terra una piccola parte di massa coranale.
Questa nube di particelle raggiungerà la Terra tra l’11 ed il 12 Aprile.
Gli scienziati classificano i flare o brillamenti solari in base alla loro luminosità nei raggi X.
Ci sono 3 categorie principali:
flare di classe X , sono grandi eventi che possono innescare blackout radio planetario e tempeste di radiazioni di lunga durata.
Flare di classe M di medie dimensioni e possono causare blackout radio brevi che colpiscono la Terra e sopratutto le regioni polari, spesso sono seguiti da tempeste di radiazioni minori.
Flare di classe C , con poche conseguenze evidenti qui sulla Terra.
Dunque nel caso del flare dell’8 Aprile (di classe B) l’energia liberata è stata modesta e non porterà conseguenze qui sulla Terra,
se non l’aumento delle aurore boreali ed australi, per chi si troverà vicino ai poli lo spettacolo è assicurato!
Aurora ripresa dall’Antartico il 7 Aprile 2010
C’è abbastanza materiale per farci un film,
o l’ennesima strampalata teoria catastrofistica da vendere in libreria (con successo probabilmente),
invece è solo scienza, è solo il nostro Sole, ma smentitemi se ci riuscite, è terribilmente interessante!
- Altre fantastiche immagini delle aurore di questi giorni: SpaceWeather.